la pittura di Caiaferri
Presentazione dei figli
Presentazione dei figli
La rappresentazione della nostra realtà
di Stefano, medico
Nonostante io sia di formazione umanistica, ho privilegiato il versante della cultura scientifica, ma ben impresso ho ancora il ricordo del concetto fondamentale di Arte, professato con insistenza e passione dalla mia prof.ssa di Storia dell’Arte al Liceo Classico, M.Luisa Gengaro personalità assai nota nell’ambito della critica d’Arte: “l’arte è sempre e comunque la rappresentazione della realtà. In modi e con sensibilità diverse ma sempre una raffigurazione del sentire personale del proprio tempo, del proprio vivere e del proprio ambiente.”
E questo è proprio quella rappresentazione della realtà di Caiaferri, pur personalizzata e pittoricamente elaborata, che ho avuto nel tempo l’occasione e la possibilità di verificare ed apprezzare nella pittura paesaggistica e ritrattistica di mia mamma Claudia Roncari. Nell’ambito della famiglia, in effetti, i suoi quadri ci hanno trasportati sempre con grande facilità ed immediatezza proprio in quella realtà che era la nostra di tutti i giorni, quella che vivevamo ogni mattino, riproponendoci con spontanea efficacia quegli spettacoli a volte intensi, a volte delicati, a volte struggenti e pittoricamente impressivi e dai colori forti e quasi aggressivi, che sperimentavamo nei dintorni lombardi della nostra abitazione e piu
ancora che respiravamo nelle “strecce” e nei panorami lacustri/montani della casa di vacanza dove passavamo i mesi estivi.
Nei suoi quadri ci sentivamo a casa, rivivevamo i momenti e i luoghi della giovinezza, le ambientazioni dei nostri giochi.
Facilmente quindi veniva spontaneo vivere le sue colorate rappresentazioni come qualcosa di quotidiano, senza la curiosità e lo spirito critico di chi contempla dal di fuori un opera d’arte e cerca di leggerne i contenuti.
I contenuti erano e sono la nostra vita.
I luoghi sono quelli delle nostre esperienze e della nostra crescita
Le emozioni erano e sono quello che sentivamo e sentiamo ancora oggi.
L’essere quindi emotivamente quasi attori, in prima persona, di quelle rappresentazioni pittoriche, ci ha forse automaticamente portati ad una facile e scontata accettazione, quasi fosse la colorata e calda rappresentazione del quotidiano, e non ci ha verosimilmente permesso un’osservazione critica ed ammirata come si conviene a chiunque agisca da spettatore di un opera d’arte.
Questa retrospettiva, mi ha dato però l’occasione e la possibilità di nuovi spazi di riflessione e talora di struggente contemplazione e ricordo.
Mi fa particolarmente piacere quindi poter combinare esperienze di vita, rilievi biografici, pareri critici eruditi e specialistici, uniti a sensazioni ed emozioni personali che nel loro completarsi ed elaborarsi mi permettono una visione più intima, più completa e più emozionalmente “dolce” e comprensibile, anche di questo dono artistico che mia mamma in questa occasione ci regala e che unito a tutto il resto di esperienze di vita che serbo nel profondo dell’animo, ingrandisce ancora una volta il mio grazie di essere tuttora accanto a noi!.